Come lo stile di attaccamento definisce le tue relazioni

Come lo stile di attaccamento definisce le tue relazioni

Come lo stile di attaccamento definisce le tue relazioni

Abbiamo visto nell’ultimo post come le figure di attaccamento influenzino l’idea che il bambino ha di sé, dei suoi genitori e di come gli altri si dovrebbero comportare nei suoi confronti in base alle sue aspettative di ricevere aiuto in caso di necessità. Queste aspettative sono legate al proprio valore personale: i bambini che hanno ricevuto un rapido riscontro quando hanno mostrato determinati bisogni si sentiranno degni di essere amati e avranno un modello mentale sicuro, mentre quelli che hanno avuto risposte imprevedibili o che non hanno visto soddisfatte le proprie necessità o ancora, che hanno subìto minacce da parte di chi doveva occuparsi di loro, costruiranno un’idea di sé poco amabile e legata a bassi livelli di autostima.

Gli stili di attaccamento che possiamo sviluppare sono diversi e rappresentano una combinazione di modalità di fare il genitore e reazioni del bambino insieme modelli mentali che ognuno di noi costruisce.

 

Attaccamento sicuro

Il modello di attaccamento sicuro è caratterizzato da una figura di attaccamento affidabile, sensibile e che risponde velocemente ai segnali del bambino: è una persona in grado di fornire contatto, vicinanza e incoraggiamento quando necessario. Il bambino che vive all’interno di questo attaccamento si aspetterà di essere aiutato e costruirà un’immagine di sé amabile e un’idea degli altri come persone affidabili, riuscendo ad esprimere in modo aperto le proprie emozioni.

 

Attaccamento insicuro ambivalente

Nel modello di attaccamento insicuro ambivalente, la figura di attaccamento è una persona inaffidabile e imprevedibile, a volte in grado di rispondere, altre volte assente o  oppressivo e asfissiante , che genera quindi un rapporto intermittente, intrusivo e controllante: il bambino si sente buono quando il genitore è amorevole e accudente, mentre si percepisce cattivo quando il genitore è intrusivo o rifiutante. Le sensazioni più frequenti che accompagnano questo stile di attaccamento sono la diffidenza e l’ambivalenza verso se stesso e verso gli altri.

 

Attaccamento insicuro evitante

Nello stile insicuro evitante la modalità genitoriale tende ad essere sensibile ma non responsiva, infastidita dal contatto e che quindi cerca di creare distanza con il proprio figlio rendendolo precocemente autonomo. Il bambino che cresce in questo modello di attaccamento si aspetterà di essere rifiutato dagli altri e svilupperà la tendenza a fare da solo, avrà di sé un’idea poco amabile e tenderà a nascondere le emozioni dolorose e di rabbia, concedendosi di esprimere solo emozioni positive.

 

Attaccamento insicuro disorganizzato

Lo stile insicuro disorganizzato è caratterizzato da un genitore che non è sintonizzato con il figlio né riesce a dargli risposte perché lui stesso è spaventato dalle reazioni del bambino creando un circolo vizioso in cui lo spaventa a sua volta con maltrattamenti. Il bambino sviluppa l’attaccamento e desidera la vicinanza affettiva proprio da chi gli fa paura. La confusione che deriva dai sentimenti di amore e paura indirizzate alla figura di attaccamento, fanno sì che non si sviluppi un’immagine interiorizzata rassicurante di sé e dell’altro. Una delle caratteristiche del bambino che cresce all’interno di questo modello è la tendenza a mostrarsi compiacente o aggressivo nei confronti degli altri.

 

Da bambini ad adulti

Questi stili hanno origine durante l’infanzia, ma si radicano e si sviluppano manifestandosi anche nelle relazioni da adulti: chi ha avuto esperienza del primo stile, ad esempio, sarà caratterizzato da maturità affettiva, in cui l’uomo o la donna manifesta le sue emozioni senza timori, è in grado di agire all’interno di una relazione amando senza soffocare l’altro e riesce a dare senza richiedere in modo eccessivo. L’adulto è autonomo sul piano affettivo ed è in grado di stabilire legami interpersonali oltre a quelli amorosi.

Lo stile insicuro evitante invece è quello tipico delle persone fredde e controllate, che tendono ad evitare il contatto con gli altri, dimostrando distacco e indifferenza alle emozioni: non si lasciano andare facilmente, non esprimono emozioni perché da bambini hanno avuto esperienze con adulti che non sono stati in grado di accettare, consolare o condividere emozioni negative e hanno così imparato a nascondere e dissimulare i sentimenti negativi. Gli adulti cresciuti con uno stile insicuro evitante hanno la convinzione che gli altri si interessano a loro solo se esprimono felicità e utilizzano l’autocontrollo per difendersi dal coinvolgimento emotivo all’interno di una relazione sentimentale.

O ancora, la persona cresciuta confrontandosi con lo stile ambivalente è insicura e ansiosa, preoccupata all’idea di lasciarsi andare ma al tempo stesso si mostra bisognosa di affetto, amore e rassicurazione. Ha difficoltà a fidarsi e si preoccupa di subire un tradimento o di non essere amato a sufficienza: per questo richiede continue prove e dimostrazioni di affetto che non bastano mai.

Infine, quando l’attaccamento insicuro disorganizzato si perpetua nella relazione di coppia si instaurano relazioni altamente disfunzionali. Convivono simultaneamente il bisogno di sviluppare un legame fusionale e morboso e la necessità di tenere il partner a distanza per scongiurare il timore dell’abbandono, il risultato è spesso una profonda sofferenza emotiva.

 

Il ruolo dello psicologo

Quando inizio un percorso individuale con un nuovo paziente, cerco di ricostruire insieme a lui o lei il suo stile sentimentale e lavoriamo insieme per riuscire a prestarvi attenzione: questo aspetto può fornire nuove risposte per il partner e può aiutare a trasformare relazioni disfunzionali in legami che invece si avvicinano a un legame sicuro. Se la nostra storia di vita è stata caratterizzata da relazioni che ci hanno fatto del male, con un percorso di psicoterapia possiamo imparare a dare un significato a ciò che è successo: ti aiuto a percepirti non come persona impotente e in balia della storia vissuta passata, ma come soggetto attivo in grado di scegliere un percorso di vita e relazioni più soddisfacenti. Essere consapevole delle esperienze che hai vissuto ti porta a decidere di cambiare il modo in cui vivi il presente e in cui ti affaccerai al futuro.